Sogno Proibito - Associazione Culturale Galleria Papini

Vai ai contenuti

Sogno Proibito

Mostre > 2023
 
SOGNO PROIBITO
Mostra di STEFANIA SIMEONI
       
 
27 Maggio11 Giugno 2023
 Inaugurazione mostra: Sabato 27 Maggio 2023 ore 18.00
Orario mostra: dal giovedì alla domenica 17.30-19.30
       
 
 
Voi contemplate, amica, la farfalla infissa da molt’anni. Ben più dolce è meditarla viva nel suo regno.
Guido Gozzano, Del Parnasso.

 
Fin dall’antichità esiste un rapporto quasi inscindibile fra arte e oggettistica; numerosi studi hanno infatti evidenziato come il collezionismo sia nato proprio dalla volontà di conservare e isolare un determinato oggetto dal resto del mondo, in quanto segno e simbolo di un passato che non poteva e non doveva essere dimenticato. Fu proprio grazie a questa passione per l’oggettistica, in particolare per quella antica, che molti studiosi, nel corso del tardo medioevo e della prima età moderna, iniziarono a collezionare oggetti caricandoli di un profondo significato etico e spirituale; per custodirli, crearono degli spazi intimi e privati nei quali poter trascorrere parte del loro tempo meditando e assorbendo il profondo significato delle loro collezioni. Fu così che nacque il concetto di studiolo, proiezione moderna dello scriptorium d’età classica, luogo nel quale gli oggetti, custoditi ed isolati dal mondo esterno, acquistavano una forte connotazione evocativa, capace di creare un ponte tale da superare il tempo e congiungere il presente con il passato. Si pensi allo studiolo di Federico da Montefeltro a Urbino, a quello di Lorenzo il Magnifico a Firenze o a quello di Isabella d’Este a Mantova. In quegli spazi proibiti fatti di arte, silenzio e meditazione, gli oggetti divenivano semiofori, ovvero portatori di un significato in grado di coniugare il visibile con l’invisibile, il mondo materiale con quello spirituale.  

 
L’arte di Stefania Simeoni è, in questo senso, profondamente evocativa e simbolica. Seguendo l’esempio di alcuni grandi maestri del Novecento, fra cui Giorgio Morandi e Wayne Thiebaud, l’artista indirizza il proprio estro creativo verso oggetti legati alla quotidianità, i quali vengono però rielaborati, metabolizzati e restituiti all’interno delle sue opere in una forma nuova, fatta di colore, gioiosità e sentimento. Nata a Trento, dopo essersi diplomata presso il locale Istituto d’Arte, ha conseguito la laurea magistrale in Gestione e Conservazione dei Beni Culturali presso l’Università della sua città. Fin da giovanissima ha coltivato la sua passione per la pittura, ottenendo numerosi riconoscimenti in Italia e all’estero. Le sue opere, oltre che essere presenti in numerose collezioni pubbliche e private, sono state esposte in prestigiosi spazi espositivi, dal MUSE di Trento al monastero di Santa Caterina a Palermo, dal Tophane-i Amire Culture and Art Center di Istanbul fino al Centro Cultural Roberto Fontanarossa di Rosario, in Argentina.

 
I lavori di Stefania Simeoni esposti in questa mostra rappresentano il punto di arrivo di un suo lungo percorso di crescita artistica e spirituale. La pittrice sceglie infatti di dipingere e mostrare allo spettatore alcuni oggetti legati alla vita di tutti i giorni, in particolare al cibo e alla pasticceria; nel farlo, sceglie una modalità assolutamente originale. Con la sua raffinata ed elegante poetica pittorica, l’artista prende per mano lo spettatore e lo conduce all’interno del suo personalissimo studiolo interiore dove, aprendo le scansie intagliate della sua più profonda intimità, gli mostra il suo colorato ed attraente contenuto. Che sia un soffice dolce, uno spumoso drink o una cangiante tazzina da caffè, tutto appare seducente agli occhi dello spettatore, intriso di sensuale femminilità, senza però alcuna accezione di eccesso o peccaminosità. Queste opere, realizzate con un tratto elegante e raffinato, spesso non finite per accentuarne il desiderio inappagato, rappresentano un vero e proprio inno alla gioia rivolto ad un piacere che vive puro e privo di eccessi, immune dalla morbosità e dal pregiudizio proprio della contemporaneità. Animate da una meravigliosa ambivalenza fra bello e peccaminoso, queste tele nutrono lo spirito di chi le osserva, divenendo simbolo ed essenza di un profondo moto liberatorio nato, cresciuto e sviluppatosi nel corso degli anni nell’interiorità dell’artista, finalmente libera, attraverso la pittura, di evolversi in forme nuove proprio come la farfalla Parnassio resa celebre da una poesia di Guido Gozzano. Allo spettatore non resta quindi che accettare il suo cortese e ammaliante invito, occasione unica per entrare, con doveroso rispetto, all’interno di questo mistico quanto proibito studiolo interiore, costruito lungo la linea di confine fra sogno e realtà, dove regna la gioiosità, il colore e il buon gusto.

 
Michele Servadio


 
 
ARTIST STATEMENT
Stefania Simeoni (Caldonazzo, TN, 1984)
La mia ricerca artistica esplora il tema del desiderio attraverso la natura ambivalente e simbolica di oggetti quotidiani. Mediante la raffigurazione realista di soggetti che possono suscitare piacere, affronto le tematiche del cibo e dell'erotismo, bisogni vitali e fonte di appagamento. Sono pulsioni che oscillano, oggi più che mai, tra libertà e repressione e che, se imbrigliate da tabù e modelli estetici, possono condurre a disfunzioni della sfera personale dell'individuo.
Nei miei dipinti, attraenti e allegri, ritraggo oggetti appartenenti alla quotidianità che, oltre alla loro piacevolezza estetica, stimolano i sensi con sensualità e una vena d'ironia. Inoltre introduco elementi trasgressivi o inconsueti al fine di suggerire una visione del piacere gioiosa e appagante ma senza il peccato.
Utilizzo colori ad olio, acrilici e pastelli caratterizzati da colori pieni e pastosi. A opera ultimata la casualità irrompe: piccoli puntini disseminati sulla superficie costituiscono momenti imprevisti e di rischio formale che, in contrasto con la pittura realistica, introducono un elemento gestuale e potenzialmente pericoloso. Allo stesso modo anche le cornici barocche frammentate sono un invito a riflettere sugli equilibri tra le contraddizioni e i piaceri della vita.

 
 
BIOGRAFIA
Stefania Simeoni (Caldonazzo, TN, 1984)
Artista e ricercatrice, opera nel campo della pittura indagando il tema del desiderio mediante la raffigurazione di oggetti curiosi, svelandone la loro natura ambivalente e simbolica. Attraverso il disegno a pastello e la pittura acrilica parte da un intento realistico per arrivare ad una rappresentazione della realtà seducente e carica di significati. Diplomata presso l'Istituto d'Arte di Trento, consegue nel 2008 la laurea magistrale in Gestione e Conservazione dei Beni Culturali, indirizzo “Cultura artistica e musicale del Novecento” presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Trento. La sua arte è stata presentata in Italia e all'estero nelle mostre collettive e personali, nei festival dell’arte visiva e i progetti curatoriali presso gallerie pubbliche e private, musei e istituzioni pubbliche culturali tra cui Tophane-I Amire Art Center, Istanbul, Turchia; il Centro Cultural “Roberto Fontanarrosa”, Rosario, Argentina; la Galerie 1, Praga, Repubblica Ceca; il MUSE, Museo delle Scienze, Trento, la Fondazione Museo Storico di Trento, il Monastero di Santa Caterina a Palermo. Le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private in Italia ed all’estero. Vive e lavora a Trento, Italia. Stefania Simeoni (Trento, TN, 1984)  

 

Privacy Policy
Torna ai contenuti