Equilibrio geometrico tra pittura e scultura - Associazione Culturale Galleria Papini

Vai ai contenuti

Equilibrio geometrico tra pittura e scultura

Mostre > 2023

EQUILIBRIO GEOMETRICO
TRA PITTURA E SCULTURA
  
Mostra di DAVIDE DI BENEDETTO
07 - 22 Ottobre 2023
Inaugurazione mostra: Sabato 7 Ottobre 2023 ore 18.00
Presentazione di Luciana Loccioni
Orario mostra: dal giovedì alla domenica 17.30-19.30
       
 
Immagini come sospese tra "tempo" e "tempo". Un silenzio dove la dinamicità è bloccata nell'atto di esistere. Una nuova "Metafisica" dove odierni manichini rievocano ", Ettore e Andromaca". Prospettive sospese nel vuoto come "trampolini" dove la linea dell'orizzonte scompare tra l'immaginario e l'infinito. Di Benedetto spazia attraverso simboli geometrici che si interfacciano e nel piano bidimensionale della pittura, e nella tridimensionalità della scultura.
Luciana Loccioni


Sono passati ormai quattro anni da quando Davide di Benedetto frequentava a Livorno i corsi di Disegno e Pittura di cui ero docente. Anche se per un solo anno e nonostante i suoi numerosi impegni di lavoro, fu un assiduo frequentatore del De pictura. Ricordo infatti il desiderio e la volontà durante le lezioni serali, di apprendere quanto più fosse possibile e l’impegno e la perseveranza che impiegava ogni volta in ciò che faceva. Doti che ben si accordavano con il suo carattere genuino e cordiale diventando in poco tempo un riferimento anche per gli altri corsisti. Dopo il nostro primo incontro, mi fu comunque chiaro come due fossero le strade che intendeva percorrere e che si sarebbero sviluppate in parallelo: quella cioè pittorica e quella scultorea, che Davide aveva coltivato molti anni prima da autodidatta e che avrebbe di lì a poco approfondito in autonomia. A distanza di quel periodo ed approfondendo le tecniche a lui più congeniali è riuscito ad elaborare un linguaggio personale nel quale le esperienze grafiche e pittoriche si intersecano con quelle plastiche e scultoree. In questo senso credo che l’aspetto della natura sperimentale di Davide Di Benedetto vada manifestandosi nell’attenzione alla superficie di sfondo e quindi in quegli interventi diretti sul fondo preparatorio. E’ proprio in alcune zone della tela ancora vergine dove vengono infatti estrapolati sottili fili di tessitura, che come segni plastici diventano parti integranti dell’intero impianto formale e che credo possano assumere la valenza di un trait d’union tra gli aspetti pittorici e quelli scultorei attorno ai quali si sviluppa attualmente il suo linguaggio artistico.
Riccardo Ruberti

 
"Per me emozionarsi ad ogni opera, sbagliare nello sperimentare nuove tecniche è molto importante. Essere sempre insoddisfatto mi porta  a cercare  nuovi percorsi per dipingere e modellare sculture. Oggi nell’arte la conoscenza è altissima, a volte sembra che non ci siano più segreti da scoprire. Tantissimi sono gli artisti provenienti dal mondo accademico, tanti gli artisti  amatoriali. Ci sono gli artisti famosi del passato , e poi molti sconosciuti , altri che abbandonano. Alcuni come me invece riprendono le vecchie passioni artistiche giovanili  con più enfasi e ardore; forse si è più liberi dai pensieri e problemi quotidiani, o forse si è più sicuri di se stessi allontanandosi così dall’opinione altrui."
Davide Di Benedetto

 
Biografia di DAVIDE DI BENEDETTO
Davide Di Benedetto nasce nel 1957 in provincia di Salerno. Sin da ragazzo ama disegnare e viaggiare con la fantasia. Si trasferisce ad Ancona per lavoro a soli 20 anni e qui si appassiona alla pittura conoscendo molti bravissimi artisti pittori.
Frequenta in seguito i corsi di disegno e pittura dell’artista Luciana Loccioni ed inizia così a dipingere e sperimentare molte tecniche pittoriche innovative per lui. Trova un suo percorso personale  utilizzando  pigmenti mescolati ai colori plastici e ai colori ad olio.
Il lavoro lo porta in seguito nel deserto libico per molti anni e qui conosce un marmista di Carrara che gli insegna a lavorare il marmo avvicinandosi così anche alla scultura.
Dal deserto libico si trasferisce a Livorno dove, girando per gli studi degli artisti livornesi,  conosce Riccardo Ruberti . Nasce subito interesse per i  corsi di Ruberti che inizia a frequentare  apprendendo tecniche pittoriche più approfondite.  Di Benedetto inizia così a lavorare, a sperimentare partendo dalla tela grezza che viene da lui modificata e poi lavorata con pigmenti ed oli.
La pittura è però sempre accompagnata, nel suo percorso di artista, dalla passione  per la scultura che lo porta alla ricerca e alla realizzazione di  sculture con vari materiali.

 

Privacy Policy
Torna ai contenuti