Ragnatela - Associazione Culturale Galleria Papini

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Ragnatela

Mostre > 2016
Ragnatela” Mostra d’arte di Marco Marcellini
22 Aprile – 8 Maggio 2016

Inaugurazione venerdì 22 Aprile 2016 ore 18
Orario: dal martedì alla domenica 17.30 – 19.30

Quello di Marco Marcellini è un vero e proprio universo personale, una realtà onirica che si snoda in sentieri e percorsi intricati, e che nel corso degli anni si è concretizzata nelle forme più svariate, come ci testimonia la vastissima e assai variegata produzione dell’artista.

Un percorso che lo vede cimentarsi giovanissimo alla pittura ad olio, per poi appassionarsi alla tecnica del collage, alla scultura ceramica, alla lavorazione del legno, trovando in ogni momento della sua vita il canale di comunicazione migliore per esprimere le vicende della propria esistenza e le sue riflessioni sulla realtà.

Ma nel corso degli anni, Marco è progressivamente giunto ad una stringente sintesi del suo linguaggio, tracciando un fil rouge che collega e salda strettamente le tortuose vie dell’anima in un’unica riflessione morale, politica, etica.

La risultante di questa sintesi è proprio la linea, la quale viene trasformata poi in filo col quale tessere la trama dei molteplici linguaggi dando vita ad una grande, omogenea e compatta ragnatela dove ogni filo è a sé, ma indispensabile per comporre una maestosa sinfonia finale.
Grande ispirazione deriva dalla mitologia greca: il celeberrimo filo di Arianna che aiutò Teseo a uscire dal labirinto, è invisibilmente nascosto tra il legno colorato dei quadri di Marco, vere e proprie strutture a cavallo tra la bi e la tri-dimensionalità, dove la cornice entra a far parte dell’opera d’arte stessa invitando lo spettatore non solo a guardare, ma a percorrere con gli occhi, e perché no, anche con le dita, i suoi labirinti personali.
Lo stesso filo esce dal labirinto e disegna i profili delle città e degli orizzonti nei quadri ad olio, tracciando le linee di un futuro per noi incerto, proprio come quello che anticamente era conosciuto solo dalle Moire, le tre figure mitologiche nelle mani delle quali era posto il destino degli uomini.
Marco Marcellini ci racconta così la sua personale interpretazione della vita: il nostro destino è in mano al fato, e trascorriamo la nostra esistenza intrappolati all’interno del labirinto culturale e politico della nostra società. Ma anche noi abbiamo il potere di fare e disfare la tela della nostra esistenza, proprio come fece Penelope, cercando di favorire il destino, e Marco tesse le proprie idee tramite la pittura trasformandosi così nel più abile pittore-tessitore di pensieri.
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